L’isola della lava, dei gabbiani…e della noce moscata!

A più di 10 miglia da Run, una fragranza aleggia nell’aria e aggredisce l’olfatto prima ancora che si possa scorgerla
(Nathaniel Courthope, dicembre 1616, capitano della nave “Swan” della Compagnia Inglese delle Indie Orientali) tratto da: “L’isola della Noce Moscata” di Giles Milton.
 
 
Run è un piccolissimo atollo vulcanico appartenente alle Banda, 10 isolotti indonesiani dell’arcipelago delle Molucche, che fino alla fine del 1700 sono state l’unica area di produzione al mondo della noce moscata e del macis, due tra le spezie più preziose e bramate dagli avidi conquistatori europei.
A partire dai primi del 1500, centinaia di flotte commerciali partivano, da Portogallo e Spagna prima, Olanda e Inghilterra poi, alla volta di Run. Non erano mai state disegnate carte nautiche per raggiungerla, motivo per cui se ne stava lì, avvolta nella leggenda, lontanissima e sconosciuta ad ogni occidentale. Si narra che due equipaggi su tre non facessero ritorno dalle Banda per la fame, le malattie, la minaccia dei pirati, i pericoli del mare e la comprensibile resistenza della popolazione locale; c’è chi giura addirittura di aver visto vascelli carichi di spezie, alla deriva nell’oceano per mesi, senza nessun marinaio vivo a bordo. Ma nonostante tutto ne valeva la pena, i ricchissimi guadagni che si ottenevano allora dal commercio della spezia avrebbero ricompensato qualsiasi perdita: nel 1600, in Europa, chi fosse riuscito a vendere un sacchetto di noci sarebbe stato in grado di sistemarsi economicamente per tutta la vita.
Oggi Run è talmente “insignificante” da non essere nemmeno distinguibile su di una carta geografica e pensare che, nel 17 sec., veniva rappresentata a tutta pagina, dimensioni del tutto sproporzionate rispetto alla sua geografia… era l’isola della quale si parlava di più al mondo!!!

 

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