M’illumino di spezie!

Ieri nel primo pomeriggio, di rientro da una mezza giornata di mare, decidiamo di fermarci da Jogi, un negozio di artigianato balinese in quel di Torre del Lago Puccini. Era da tempo che lo puntavamo e finalmente siamo riusciti a fargli visita. All’esterno il locale si lascia guardare: folcloristiche statuette indigene che capeggiano all’entrata, giochi d’acqua e uno spazio antistante l’ingresso, pulito e ordinato.
Ci piace, entriamo…
L’interno è grande, forse troppo, due piani di cui uno interrato.
Ci guardiamo un po’ intorno, quasi a prendergli le misure, e scegliamo di iniziare il nostro giro proprio da sotto. C’è uno stanzone che, nonostante l’ampia metratura, è paradossalmente claustrofobico, è disadorno, male illuminato e sa d’umido, di stantio. La mercanzia non è male anche se la maggior parte degli articoli mal si sposerebbe col nostro arredamento. Cinque minuti e siamo di nuovo sopra. L’ambiente, che poi è quello d’ingresso, al piano terra, è poco accogliente, è caotico e un po’ trascurato.
Non ci piace, ha poco gusto… da rivedere l’allestimento.

Stiamo per uscire se non che, all’improvviso, ci cade l’occhio sull’abat-jour di chiodi di garofano immortalata. A prima vista l’oggetto pare un po’ kitsch, poi osservandolo meglio ha un suo perché, alla fine ci piace. Non l’acquistiamo però, sia per il fatto che è un pezzo unico, sia perché abbiamo sostituito le vecchie lampade giusto la settimana scorsa. Lampade Ikea, che adoriamo ancora tra l’altro, di carta “stropicciata” color sabbia (penso le abbiate viste tutti nel loro megastore), e questa abat-jour, chiodi di garofano a parte, è praticamente identica a quelle nell’intelaiatura e nelle dimensioni.

Dobbiamo riconoscere che il “reticolo speziato” rende il manufatto, a modo suo, geniale, stravagante e molto esotico. Non abbiamo però avuto l’opportunità di collegare l’apparecchio alla corrente per dipanare così una curiosità fondamentale: “chissà che inebriante fragranza sprigiona la lampada una volta accesa!?”
Sospendiamo quindi un po’ rassegnati il giudizio finale tornando verso casa forti, invece, di quella che ci pare esser sempre più un’innegabile evidenza…
“ma quanti infiniti utilizzi si possono fare delle spezie!!!”…



Aboca Museum: un tuffo nel passato...

Dopo aver scoperto, già da qualche mese, l’esistenza di questo Museo delle Erbe, finalmente decidiamo di andare…
 
Si trova a San Sepolcro, comune della provincia di Arezzo, al confine con Umbria e Marche. Non è vicinissimo, più di due ore di macchina da Lucca, ma l’entusiasmo ci fa pensare che ne possa valere la pena!!!
 
Questo museo fa parte di un grande progetto di comunicazione voluto da Aboca (azienda che si occupa della produzione e trasformazione delle piante medicinali) che lo ha creato nel 2002 all’interno di palazzo Bourbon del Monte, un bellissimo edificio di cinque piani restaurato più volte negli anni che conserva però tracce della sua origine medioevale.
Aboca Museum è un percorso libero (cioè senza guida, non gratis! ;)) della durata di circa un’ora e mezzo/ due in cui si può riscoprire l’antica tradizione dell’uso delle piante medicinali attraverso l’ esposizioni di preziosi erbari, antichi mortai, ceramiche e suggestive ricostruzioni di antichi locali.
 
Il percorso inizia con una scalinata arricchita sulle pareti con coloratissime tavole botaniche ricavate da erbari molto preziosi conservati nella biblioteca presente all’interno del palazzo che però può essere consultata solo su prenotazione per motivi di studio (e noi un po’ sprovveduti, chiaramente non abbiamo prenotato! ;)).
 

Il suono del gusto: le spezie come equalizzatore



Sono incredibili esplosioni di colore a tempo di musica quelle organizzate dall'agenzia GrEy London per questo filmato chiamato "Il suono del gusto". Il video, sponsorizzato da un prodotto alimentare composto principalmente da erbe, documenta un'installazione artistica in cui un'ampia varietà di spezie - dalla paprika al cardamomo - "salta" per sottolineare le note di una composizione musicale (a cura di Pier Luigi Pisa)

Trovai questo video, non ricordo esattamente ne come ne quando, e pensai: “speriamo non sia  uno di quegli home-movie di dubbia qualità e di scarsa espressività”. Niente affatto ed è per questo che abbiamo deciso di pubblicarlo e condividerlo con voi. A noi è piaciuto tantissimo… è breve d’accordo, ma molto pittoresco e a tratti quasi contemplativo!

p.s. i nostri complimenti a quelli di GrEy London.

Buona visione…

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