SPAZIO allo CHEF #5: Pudding di tapioca con cardamomo e mandorle

Questo post ce lo ha "regalato" Sara Favilla (Blogger di Carta da Musica)...

Ciao a tutti!
Pochi giorni fa, curiosando nel bazar indiano vicino casa, ho trovato la tapioca, e non me la sono lasciata sfuggire. L'ho comprata senza manco sapere come cucinarla, ma cercando nel web ho trovato questa ricetta davvero interessante sul blog Dalla parte dei pasticcini, e ve la ripropongo volentieri. Questo dessert delicato e insolito vi delizierà, ne sono certa!
 

Abbracci di Spezie

Spezie che si pietrificano e diventano gioielli”… ho letto da qualche parte!

Eh già, proprio così… è questo il genio creativo di Marine Arena. Nostra follower perugina, di evidenti origini transalpine, dopo un passato da grafica pubblicitaria ed un diploma in tasca dell’Accademia di Belle Arti, circa 2 anni fa si da al disegno, la sua vera passione. E come rimproverarla, anzi per fortuna diciamo noi… (Abbracci di Spezie Facebook… vedere per credere!)

Continuo a leggere e Marine racconta:
"un giorno passeggiavo a Perugia tra alcune bancarelle che vendevano spezie e ho sentito forte il profumo di noce moscata. Quasi per magia mi sono ritrovata a casa della mia bisnonna in Normandia, tutta in legno. Una sensazione piacevole, di grande benessere, difficile da spiegare. Da quel giorno ho provato ad imprigionare quegli odori e a trasformarli in oggetti preziosi per la memoria”. Ho faticato due anni per cercare di pietrificare i ricordi. Esperimenti e tentativi continui, fatti in casa, dove ho creato un piccolo laboratorio per provare e riprovare anche di notte. Non ho mai avuto basi di chimica o di ingegneria dei materiali ma ho cominciato a documentarmi e a studiare…"

E poi ancora ammette senza alcuna ipocrisia:
“ho sempre incontrato resistenze e tante persone mi hanno dato della pazza quando ho deciso di lasciare un lavoro sicuro per provare a trasformare cannella, vaniglia, rosmarino, timo, peperoncino e paprika in bijoux? Ma sono andata avanti. In fondo ero sicura che ce l’avrei fatta!
Due anni a dosare e a cercare la giusta alchimia. Ho iniziato con la resina sintetica, ma non era l’ideale, perché non trattiene la fragranza. Sono arrivata alla ceramica. Che bellezza, ci ero riuscita! Ho fatto vedere il mio primo gioiello profumato al mio papà, che mi ha sempre incoraggiata. Potevo andare avanti. Spezie ed erbe aromatiche nelle mie mani si trasformavano in oggetti d’arte. La prima perla alla paprika era tutta mia, solo per Marine. Avevo vinto la sfida ed ero troppo felice.
Me lo meritavo. Poi sono arrivati il brevetto e le mostre della mia collezione Abbracci di Spezie”.

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