Spezie da Bagno...

Carissimi Amici delle Spezie,
oggi vi racconterò come prepararvi da soli, in casa, un profumatissimo sapone alla curcuma!!!
 
 
La curcuma ha note proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, che possono essere sfruttate sia per uso interno - mangiandola - che per uso esterno: è un toccasana anche per il derma!!!
La curcumina, principio attivo della spezia, ha una valida azione cicatrizzante: pensate che in India viene applicata per curare ferite, scottature, punture d'insetti e malattie della pelle con risultati veramente soddisfacenti.
Le donne indiane addirittura utilizzano una maschera di farina di ceci, curcuma e olio di mandorle, per purificare la propria pelle… ma ve la sconsiglio… io l’ho preparata e usata ma il risultato è stato che per mezz’ora sembravo un papero giallo e impazzito (in realtà tutto si è risolto facilmente lavandomi il viso più volte, ma la paura di non tornare più di un colore presentabile è stata enorme!!!)
In Occidente la "polvere dorata" è presente nella composizione di molti prodotti antirughe e dermopurificanti, indicati soprattutto per l’acne. (Akbik D et al., 2014; Nguyen TA et al., 2013).
 
Quindi direi che un sapone alla curcuma è proprio l’ideale per una pelle pulita e curata! Procediamo?
Un attimo, prima, come è nel nostro stile… un po’ di storia del sapone…
 
Il reperto più antico è stato ritrovato in Mesopotamia (attuale Iraq) e risale circa al 2800 a.c. e consiste in alcune anfore di terracotta contenenti una sostanza simile al sapone.
Nell’epoca greco-romana sappiamo che era conosciuto, ma probabilmente non era utilizzato come detergente. Andare alle terme era per i Romani una pratica sociale prima che un’abitudine igienica, e pare che usassero pomice, creta finissima oppure soda o farina di fave, massaggiando la pelle dopo il bagno con dell’olio d’oliva. Per rimuovere lo sporco dalla pelle venivano adoperati gli strigili, attrezzi metallici dalla forma ricurva: un antico scrub!!!
Ma il popolo che ha dato il maggiore contributo alla creazione del sapone moderno è stato quello arabo che lo produceva regolarmente partendo da una miscela di olio d’oliva, olio di alloro e soda (ottenuta dalle ceneri della combustione della pianta Salicornia): con queste materie prime ottenevano un prodotto raffinato, profumato e colorato che in breve tempo si diffuse in tutto il mondo islamico e che è famoso ancora oggi: il Sapone di Aleppo!


Dopo l’800 d.C., sull’onda dell’espansione araba in Europa, e poi anche grazie ai crociati, il sapone fu introdotto in tutto il bacino del Mediterraneo. I primi saponifici d’Europa sorsero nel XII secolo in Castiglia (Spagna) e in Italia (Savona, Venezia), poi in Francia, patria del noto Sapone di Marsiglia.
 

 Ok! Ora sappiamo tutto sul sapone… possiamo procedere???  BUON DIVERTIMENTO...
OCCORRENTE
PENTOLA DI ACCIAO INOX
CONTENITORE IN PLASTICA POLIPROPILENE
TERMOMETRO PER ALIMENTI
MESTOLI DI ACCIAIO
SPATOLA IN SILICONE (LECCA PENTOLA) O MESTOLO DI LEGNO
MINIPIMER
BILANCIA
SODA CAUSTICA 99-100% NaOH (106 gr)
ACQUA DISTILLATA (247,5 gr)
OLIO DI OLIVA O GIRASOLE (525 gr)
OLIO DI RISO (225 gr)
CURCUMA IN POLVERE (2 cucchiai)
MAIZENA (1 cucchiaino)
STAMPINI IN LEGNO FODERATI CON CARTA FORNO O IN SILICONE
GUANTI, OCCHIALI E MASCHERINA PROTETTIVA
 
 

 PROCEDIMENTO

VERSO LA SODA NELL’ACQUA E MESCOLO CON LA SPATOLA IN SILICONE. LA TEMPERATURA INIZIERA’ A SALIRE, ASPETTARE CHE SCENDA A 45 GRADI.
CONTEMPORANEAMENTE SCALDARE L’OLIO IN UNA PENTOLA DI ACCIAO INOX, FINO A 45 GRADI.
QUANDO ENTRAMBE LE PREPARAZIONI SONO A 45 GRADI, VERSATE LA SODA (DISCIOLTA IN ACQUA) ALL’INTERNO DELLA PENTOLA CON L’OLIO.
MESCOLATE CON L’AIUTO DI UN MINIPIMER FINO A RAGGIUNGERE UNA CONSISTENZA CREMOSA (LA COSIDDETTA FASE DEL NASTRO).
 

 
 
ORA POTETE AGGIUNGERE L’OLIO DI RISO, LA CURCUMA E GLI OLI ESSENZIALI CHE PREFERITE. AGGIUNGETE ANCHE UN CUCCHIAINO DI MAIZENA PER FISSARE GLI OLI ESSENZIALI. MESCOLATE.
 


VERSATE LA PREPARAZIONE NELLO STAMPO IN LEGNO O SILICONE E  DECORATE SE VOLETE (IO HO MESSO DEI FIORI DI ELICRISO CHE AVEVO RACCOLTO IN SPIAGGIA E ESSICATO NEI GIORNI PRECEDENTI).
 
 
TENETE AL CALDO COPRENDO IL CONTENITORE ANCHE CON UNA COPERTA.
DOPO 24-48 ORE (PERIODO DI CURA) POTETE TOGLIERE IL SAPONE DALLO STAMPO.
DOVRETE POI ASPETTARE ALTRI 2 MESI (PERIODO DI STAGIONATURA) PRIMA DI POTERLO UTILIZZARE, QUINDI RIPONETELO AL BUIO E IN UN LUOGO FRESCO.
 
LATO CON ELICRISO

RETRO

-SE VOLETE OTTENERE UN SAPONE PIU’ SCHIUMOSO, OLTRE ALL’OLIO DI OLIVA O GIRASOLE, POTETE UTILIZZARE UNA PERCENTUALE DI OLIO DI COCCO O DI RISO (MAX 30%) O DEL BURRO DI CACAO E KARITE’ (MAX 5 %).
QUESTI VANNO AGGIUNTI ALLA FASE DEL NASTRO, INSIEME AD EVENTUALI COLORANTI E OLI ESSENZIALI.

-LA QUANTITA’ DI SODA CAUSTICA E ACQUA DIPENDONO DALLA QUANTITA’ E DAL TIPO DI OLIO CON CUI PREPARATE IL SAPONE; CI SONO DEI COEFFICENTI SPECIFICI PER OGNI TIPO DI OLIO (OLIVA, GIRASOLE, COCCO, SESAMO, RISO…) DA UTILIZZARE PER CALCOLARE LE GIUSTE DOSI DA MISCELARE... VE LI RISPARMIO... ;)
 

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